È una scultura in ferro battuto del peso di 25 quintali, costata un anno di lavoro.
Questo monumento ribalta il concetto di caduto, che nei normali monumenti in bronzo è raffigurato come un eroe; in questa scultura è invece rappresentato come vittima uccisa da un’Idra a tre teste, che rappresentano i potere delle armi, il potere della dittatura e il potere dei soldi, sul fucile una tacca con il consenso tacito della Chiesa alle due ultime guerre mondiali.
Il monumento, inaugurato a Canale nel 1977, venne esposto itinerante nelle maggiori città italiane del Nord, e procurò 4 denunce all’autore per vilipendio (tutte risolte favorevolmente in Istruttoria), suscitò un ampio dibattito per i temi sollevati e trovò definita collocazione della città di Acri (Cosenza) nella quale si trova dal 1984.